L’Hospice

L’Hospice è la struttura di degenza che accoglie pazienti, prevalentemente oncologici, in fase critica di malattia, che richiedono cura specialistica palliativa continuativa in regime di ricovero.

L’Hospice San Carlo è costituito da 12 stanze singole. Ogni stanza, tinteggiata con colori caldi, è dotata, di letto articolato con materasso antidecubito, poltrona letto per un familiare, bagno attrezzato, televisore al plasma, frigorifero, tavolo, sedie e armadio e telefono per la ricezione delle telefonate.

Sono inoltre a disposizione del paziente e dei familiari la cucina, lavanderia e spazi comuni ricreativi.

L’accesso all’Hospice è concordato con il medico di medicina generale, il medico dell’assistenza domiciliare o il medico di reparto ospedaliero che ne fa richiesta. L’equipe curante, responsabile del processo di cura, è costituita dai medici, dagli infermieri, dagli operatori socio-sanitari (OSS), dal fisioterapista, dalla psicologa, dai volontari.

L’Hospice vuole essere “Casa che accoglie” il malato e la sua famiglia e gli assicura, oltre le necessarie cure medico-infermieristiche, anche il supporto psicologico e spirituale ed ogni altra forma di assistenza come terapie occupazionali e attività ricreative volte al miglioramento della qualità di vita.

Le cure palliative, nate circa 60 anni fa in Inghilterra, ad opera dell’infermiera, assistente sociale e medico Cicely Saunders, consistono nella cura globale e multidisciplinare dei pazienti affetti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e di cui la morte è diretta conseguenza.

Si rivolgono a pazienti in fase terminale di ogni malattia cronica ed evolutiva, in primo luogo malattie oncologiche ma anche neurologiche, respiratorie, cardiologiche e si propongono di alleviare la sofferenza e di migliorare il più possibile la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.

Le cure palliative sono quindi da considerarsi la cura totale della persona e non rappresentano qualcosa di inutile. Il termine palliativo, infatti, deriva dal latino pallium (mantello) e richiama la leggenda di San Martino di Tours, Patrono delle cure palliative, che tagliò il suo mantello per condividerlo con un mendicante sofferente incontrato lungo il cammino.

Le cure palliative

  • affermano la vita e considerano la morte come un evento naturale;
  • non accelerano né ritardano la morte;
  • provvedono al sollievo dal dolore e dagli altri sintomi;
  • integrano gli aspetti psicologici, sociali e spirituali dell’assistenza;
  • offrono un sistema di supporto per aiutare la famiglia durante la malattia e durante il lutto.
Le cure palliative sono state definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come
“un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale.”
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